Nella seguente guida parleremo di un argomento che potrebbe interessare molti dei nostri lettori: i prestiti per pignorati. Vediamo come funziona.
Prestiti per pignorati: di cosa si tratta
Per poter comprendere se esistono i prestiti per pignorati, è bene prima comprendere effettivamente cosa sia un pignoramento.
Quando, una volta chiesto un prestito, non si pagano una o più rate si incorre in una serie di sanzioni da parte delle banca, volte al riottenimento del credito, tramite il pignoramento dei beni.
Il pignoramento è un atto giuridico che si compie con l’espropriazione forzata di uno o più beni del debitore. Il pignoramento riguarda sia beni mobili che immobili, anche la casa.
Leggi anche: Prestiti cambializzati: di cosa si tratta e come si richiedono
I pignorati possono richiedere un prestito?
Per coloro che sono stati pignorati esistono tre possibilità per ottenere dei prestiti:
- cessione del quinto: è un’opzione possibile per tutti coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato. La rata del prestito corrisponde a un terzo dello stipendio e si preleva direttamente dalla fonte. Il guadagno mensile può essere pignorato al massimo del 20%, la cessione prenderà un ulteriore 20%, ma con l’approvazione del datore di lavoro si può aggiungere un altro 10%. In questo modo il 50% dello stipendio sfruttato per pagare il pignoramento e le rate della cessione;
- prestito cambializzato: è un prestito che richiede meno garanzie poiché si restituisce tramite il pagamento di cambiali, ma non sempre viene concesso dalle banche;
- prestito pignoratizio: è poco diffuso, e come suggerisce il nome si ottiene dando in pegno dei beni che verranno restituiti al pagamento del finanziamento.
In ogni caso, ove fossi un pignorato, rivolgiti a un consulente esperto che potrà analizzare tutta la situazione e consigliarti verso la scelta migliore per te e per le tue esigenze.