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20 Ottobre 2023

Accensione riscaldamenti 2023: il calendario aggiornato zona per zona

Con l’arrivo delle basse temperature e con il freddo che si fa sempre più intenso, ci dirigiamo verso l’accensione dei riscaldamenti all’interno dei condomini, dove l’impianto è solitamente centralizzato. Tuttavia, la gestione adeguata di questo sistema può spesso portare a domande e dubbi. In questo articolo, affronteremo la questione fornendo consigli pratici e suggerimenti utili per garantire un’efficace distribuzione del calore, permettendo di risparmiare contemporaneamente sui costi del riscaldamento.

Come funziona il riscaldamento centralizzato

Partiamo dal principio, chiarendo il funzionamento del riscaldamento centralizzato all’interno di palazzi e condomini. Quando si parla di riscaldamento centralizzato è bene ricordare che l’accensione e lo spegnimento dell’impianto dipende da diversi fattori, primo fra tutti le disposizioni nazionali in materia.

Secondo quanto stabilito dal regolamento per il contenimento dei consumi di energia degli impianti termici (D.P.R. 26/08/1993 n.412) l’Italia è suddivisa in diverse “zone climatiche” entro le quali sono stabilite le giornate di attivazione e disattivazione dei sistemi di riscaldamento, oltre alle fasce orarie giornaliere consentite per l’utilizzo. Vediamo insieme di quali si tratta:

  • ZONA A: Comprende Linosa, Lampedusa e Porto Empedocle oltre ad alcune zone del sud Italia. Secondo le disposizioni dello scorso anno, probabilmente riconfermate, l’accensione dei riscaldamenti dall’8 dicembre al 7 marzo e potranno restare accesi per un massimo di 5 ore al giorno.
  • ZONA B: Comprende buona parte della Sicilia, tra cui le province di Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. In questa fascia, inoltre, rientra anche la Calabria con le province di Crotone e Reggio Calabria. In questo caso, l’accensione dovrebbe avvenire l’8 dicembre esattamente come per le isole, tuttavia lo spegnimento dovrebbe essere riconfermato al 23 marzo. Le ore di utilizzo giornaliero consentite per i riscaldamenti sono fissate a 7.
  • ZONA C: In questa zona sono comprese diverse province, tra cui quelle di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Benevento, Salerno, Napoli, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Sassari, Oristano, Cagliari, Imperia, Latina e Ragusa. I riscaldamenti saranno accesi dal 22 novembre al 23 marzo e potranno restare attivi per 9 ore al giorno.
  • ZONA D: Tra le province incluse in quest’area troviamo Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Massa Carrara, Livorno, Grosseto, Lucca, Firenze, Pistoia, Pisa, Prato, Siena, Teramo, Pescara, Chieti, Genova, La Spezia, Savona, Roma, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Foggia, Forlì, Isernia, Matera, Nuoro, Terni e Vibo Valentia. Se riconfermate le date dello scorso anno, i riscaldamenti saranno accesi dall’8 novembre al 7 aprile, per 11 ore al giorno.
  • ZONA E: Sono comprese le provincie di Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania, Vercelli, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Lecco, Milano, Varese, Sondrio, Pavia, Bologna, Ferrara, Piacenza, Modena, Parma, Ravenna, Rimini, Reggio Emilia, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Rieti, Frosinone, Bolzano, Campobasso, Enna, L’Aquila, Perugia, Potenza e Arezzo. In questa zona climatica, i riscaldamenti dovrebbero essere accesi dal 22 ottobre al 7 aprile per un massimo di 11 ore al giorno.
  • ZONA F: Comprende le zone più fredde d’Italia, ovvero le province di Cuneo, Belluno e Trento dove non è presente alcun limite per l’accensione dei riscaldamenti, tanto per quanto riguarda i periodi annuali quanto per le ore giornaliere di utilizzo.
Date accensione riscaldamento 2023: il calendario aggiornato zona per zona

Un altro fattore legato all’accensione degli impianti di riscaldamento è legato alle delibere dell’assemblea condominiale, che può stabilire tempi di utilizzo giornalieri differenti rispetto a quanto stabilito dalla normativa nazionale. Nel medesimo modo, i sindaci dei vari Comuni possono emettere ordinanze con le quali prorogare i periodi di accensione dei riscaldamenti, a fronte di eventi climatici particolari.

I trucchi per risparmiare sulle spese di riscaldamento

Quando si parla di riscaldamento centralizzato si pensa spesso ai costi, che possono essere esosi e lievitare terribilmente. Fortunatamente, grazie ad alcuni semplici accorgimenti, è possibile ottenere un risparmio sulle spese del riscaldamento riducendo i consumi energetici.

Ecco i nostri consigli:

  1. Spegnere i riscaldamenti grazie all’utilizzo delle valvole termostatiche, obbligatorie per legge. Quando non si è in casa è infatti opportuno impostare le valvole al minimo o spegnerle del tutto, così da ottimizzare i consumi.
  2. Accendere i riscaldamenti soltanto nelle stanze della casa in cui si trascorre più tempo, limitando l’utilizzo dei riscaldamenti nelle altre stanze soltanto per il tempo di utilizzo.
  3. Evitare di coprire i termosifoni. Quando i termosifoni vengono coperti, infatti, l’aria calda tende a non circolare per la casa generando uno spreco di energia. Anche asciugare i panni poggiandoli sopra il termosifone rappresenta un’abitudine da evitare, in quanto tende a raffreddare i radiatori e a generare umidità che si disperderà nella casa.
  4. Installare dei pannelli isolanti tra il termosifone e la parete, così da limitare le dispersioni di calore ed evitare di dover impostare le valvole termostatiche su temperature più elevate.
  5. Gestire la casa nel miglior modo bloccando gli spifferi e ricordando sempre di chiudere adeguatamente porte e finestre, così da evitare che il calore fuoriesca dalle stanze.

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