Clonare una chiave
Oggi anche i ladri sono cambiati. E si preparano a mettere da parte forcine e piedi di porco per lasciare spazio alla tecnologia. Clonare una chiave potrebbe infatti diventare una pratica molto semplice. E intrufolarsi in altre abitazioni richiederebbe meno impegno e meno tempo.
Clonare una chiave: il software
Un’équipe di ricercatori della National University of Singapore ha appena messo a punto SpiKey, un’app per smartphone. Il software, a partire dalla registrazione del rumore di una chiave inserita e girata nella propria serratura, è in grado di ricostruire per filo e per segno la forma della chiave stessa. Il file così creato è pronto per essere inviato a una stampante 3D. Il sistema, esaminando il suono della chiave, ricostruisce scatto dopo scatto la posizione dei perni all’interno della serratura. La distanza temporale tra i vari scatti viene usata per stabilire la distanza esatta tra i perni.
Gli ostacoli
Fortunatamente al momento questo sistema ha degli ostacoli. Il primo è che, per far sì che il sistema funzioni, l’audio dev’essere registrato a pochi centimetri di distanza dalla serratura. E non devono esserci rumori ambientali che ne impediscano la registrazione. Il secondo è che, perché il software riesca a calcolare esattamente gli spazi tra i perni, la chiave deve muoversi all’interno della serratura a una velocità costante. Qualsiasi oscillazione, differenza di velocità o inserimento approssimativo, ne impediscono la precisione di calcolo quindi influiscono sul risultato finale. Finché le cose stanno così, clonare una chiave resterà ancora una pratica difficile e possiamo stare (relativamente) tranquilli.
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