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25 Luglio 2022

Cos’è il 5G e come funziona?

L’avvento della rete 5G è vicino, e a breve sarà una realtà ampiamente diffusa anche in Italia. Parliamo di una connessione molto più veloce e alla portata di tutti, capace di garantire l’accesso a internet a migliaia di dispositivi nello stesso momento.  Si dice che il nuovo standard di rete rivoluzionerà il mondo della comunicazione mobile, e non solo. Vediamo subito di cosa si tratta esattamente.

Cos’è il 5G?

Il 5G è la rete mobile di nuova generazione, che andrà a superare gli standard dell’attuale 4G LTE grazie a migliori performance e affidabilità. La velocità del 5G sarà tra le 100 e le 1000 volte più elevata rispetto all’attuale 4G LTE. Questo significa che gli utenti potranno disporre in qualsiasi momento di una velocità di download estremamente alta e di una bassissima latenza. Il 5G sarà fondamentale soprattutto per il mondo dell’Internet of Things e dell’Industria 4.0, e consentirà la fruizione di servizi come Cloud gaming e live streaming in 4k, 8k.

Come funziona il 5G

La rete 5G sfrutta le onde millimetriche, ossia onde radio che viaggiano a frequenze nettamente superiori rispetto a quelle utilizzate ora, fino ad arrivare a 300 GHz. La portata di questo spettro di frequenze però, è limitata ad aree ristrette ed è più sensibile agli ostacoli fisici. Per funzionare bene, quindi, il 5G ha bisogno di una rete capillare di antenne di trasmissione apposite su tutto il territorio.

I vantaggi del 5G

Cosa cambierà rispetto al 4G LTE? Come accennato prima, il 5G garantisce prestazioni nettamente superiori rispetto agli standard attuali. Nello specifico possiamo riassumere le principali differenze in termini di:

  • Maggiore velocità: la velocità attuale del 4G arriva ad un massimo di 1 Gigabit/s, solo in alcune città. Il 5G raggiungerà velocità estremamente elevate (sia in upload che in download), fino ad arrivare a 10-50 Gigabit al secondo entro due anni. In ogni caso la velocità dipenderà anche dai dispositivi utilizzati: per ora i modelli esistenti raggiungono un massimo di 2 Gigabit/s.
  • Bassa latenza: i tempi di risposta della rete 5G saranno di una decina di millisecondi, a tendere un millisecondo e forse anche meno. Latenze bassissime rendono possibile la fruizione di contenuti live ad alta risoluzione, video-conferenze/telepresenza, o ancora auto che guidano da sole nel settore trasporti e telemedicina in ambito sanitario.
  • Gestione di molteplici dispositivi contemporaneamente: il nuovo standard consente di gestire migliaia di device nello stesso momento, garantendo ottime performance. Questo può risultare molto utile in luoghi affollati o per l’implementazione di applicazioni IoT complesse.

Copertura in Italia

La rete di quinta generazione è arrivata anche in Italia. Alcune città hanno già implementato le infrastrutture per il 5G (Milano prima fra tutte), ma in generale il progetto è ancora in fase di installazione. Per utilizzare la connessione superveloce è necessario uno dispositivo dedicato e una tariffa telefonica che consenta l’allaccio al 5G. Alcuni modelli di smartphone sono già in commercio anche nel nostro paese: tra i primi figura Xiaomi, in estate arriveranno anche Samsung e Huawei. Lo stesso vale per i gestori: entro quest’anno i principali operatori telefonici dovrebbero attivare commercialmente la rete 5G nelle città coperte.

La rete 5G è pericolosa?

Le innovazioni tecnologiche sollevano spesso preoccupazioni riguardanti possibili rischi di salute connessi. Nel caso del 5G l’allarme è legato all’elettrosmog e alle conseguenze che potrebbero derivarne, ma il dibattito è ancora molto acceso. Attualmente non ci sono evidenze scientifiche che confermino la pericolosità del 5G. Inoltre, l’Italia è uno dei paesi europei con misure più rigide in questo senso. Sulla questione 5G ’Istituto Superiore di Sanità evidenzia l’importanza di affiancare l’introduzione di questa nuova tecnologia con un monitoraggio costante del livello di esposizione (così come viene già fatto per le attuali reti di comunicazione mobili) e con la continuazione di ricerche sui possibili effetti a lungo termine. In ogni caso gli esperti consigliano di utilizzare i dispositivi con coscienza, ad esempio usando il più possibile auricolari e vivavoce, non tenendo lo smartphone sul comodino durante la notte o evitando di connettersi quando il segnale è molto basso.