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10 Novembre 2020

Annullamento contratti luce e gas: la guida

Le società che forniscono luce e gas negli ultimi anni sono aumentate a dismisura. Orientarsi nel mercato libero dell’energia non è cosa semplice. Ma non solo: le pratiche a volte utilizzate dai nuovi concorrenti risultano piuttosto invadenti e scorrette. Il risultato è che spesso i consumatori si ritrovano a dover chiedere un annullamento dei contratti di luce e gas dopo aver stipulato dei contratti non richiesti.

Sommario

Annullamento contratti luce e gas: la legge

La buona notizia è che puoi recedere da un contratto di luce e gas in qualsiasi momento, sia che il fornitore appartenga al libero mercato e sia che si trovi invece in regime di maggior tutela (leggi la differenza nel nostro articolo dedicato Mercato libero dell’energia: tutto quello che c’è da sapere). Questo significa che se trovi un’offerta più conveniente o che si adatta maggiormente alle tue esigenze, puoi ricorrere all’annullamento dei contratti di luce e gas di cui sei cliente a favore di un nuovo contratto. Cosa dice la legge? Per il recesso da un contratto e il passaggio a un nuovo fornitore, il vecchio fornitore ha un tempo massimo entro il quale deve portare a termine la procedura. Nel dettaglio, questo tempo massimo corrisponde alla fine del mese successivo a quello nel quale riceve la comunicazione. La comunicazione è effettuata direttamente dal nuovo fornitore appena dopo la firma del contratto. 

I contratti non richiesti

I contratti non richiesti sono contratti stipulati a insaputa del cliente o non rispettandone le piene facoltà. Se ritieni di non aver mai stipulato un contratto o se ritieni di essere stato vittima di una pratica commerciale non corretta, è il tuo caso. Non demoralizzarti! Sono sempre più frequenti gli agenti di vendita che stipulano contratti con insistenza o raggirando il cliente. Magari dando informazioni non complete e fuorvianti. Per legge, i contratti non richiesti sono tutti quelli stipulati fuori dagli uffici commerciali del venditore.  

Come annullare un contratto non richiesto

Che sia un contratto non richiesto o un contratto da te voluto, hai un tempo di 10 giorni per ripensarci. Potrai richiedere un annullamento dei contratti di luce e gas e non avrai il bisogno di dare una motivazione o di cadere in balia delle penali. Se invece non ti sei accorto del passaggio a un nuovo fornitore di energia, puoi affidarti alla procedura di ripristino prevista dall’articolo 11 delle Misure preventive e ripristinatore nei casi di contratti e attivazioni non richiesti pubblicato sul sito di Arera. Devi cioè inviare un reclamo entro 40 giorni dalla conferma del nuovo contratto. Questa procedura di permetterà di tornare con il vecchio fornitore. Attenzione: per essere valida, la procedura deve riguardare fornitori iscritti regolarmente all’elenco delle società che ne aderiscono. Il fornitore deve poi accettare il tuo reclamo o, in caso di rifiuto, lo Sportello del consumatore deve dichiarare che questo rifiuto non è valido. Il fornitore del contratto non richiesto, a questo punto, ti addebiterà le bollette del periodo in cui ti ha fornito l’energia seguendo le condizioni del servizio di maggior tutela. Se il venditore del contratto non richiesto si rifiuta di collaborare, dovrai allora rivolgerti all’Autorità giudiziaria. 

Chiedi sempre a un esperto

Imbattersi in controversie è purtroppo un fatto all’ordine del giorno. E, come avrai notato fin qui, uscire illesi da queste situazioni può risultare macchinoso e difficile. Questo è il motivo per quale devi affidarti sempre alla voce di un esperto: personale qualificato che ti guiderà alla scelta del fornitore che risponde nel migliore dei modi alle tue esigenze. Le statistiche dimostrano che passare al mercato libero può farti risparmiare fino a 350 euro all’anno sulla fornitura di energia elettrica.

Puoi confrontare le tariffe di luce e gas su un unico sito e parlare con persone specializzate che ti consiglieranno quella che fa al caso tuo. 

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