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25 Luglio 2022

Bolletta della luce dimenticata? Ecco cosa succede quando non paghi una bolletta

Dimenticarsi di pagare una bolletta può succedere a tutti, soprattutto se si ricorre a vecchi metodi come l’utilizzo del bollettino postale cartaceo. Attivare la domiciliazione bancaria può essere una soluzione, ma qualora non fosse la vostra scelta, come fare in caso di dimenticanze?

Cosa succede se una bolletta è scaduta da una settimana, venti giorni o più di un mese? Si finisce nella lista dei clienti morosi o si può riparare al problema?

Scopriamo come agire in situazioni come queste.

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Bolletta non pagata, come fare

La vita frenetica di tutti i giorni può portare a incorrere in dimenticanze di ogni tipo. Quando si tratta di bollette, poi, diventa più comune di quanto si possa pensare.

Quando si riceve la vecchia copia cartacea da pagare con bollettino postale capita che questo passi in secondo piano e ci si accorga troppo tardi di aver dimenticato la bolletta. Cosa accade in questi casi?

Non disperate, un ritardo di pochi giorni non etichetta nessun utente come cliente moroso e non vi relegherà nella lista nera dei cattivi pagatori. Difatti, è piuttosto comune che i provider concedano qualche giorno extra per saldare l’importo.

Inoltre, prima di prendere provvedimenti, sono soliti inviare un sollecito di pagamento, all’interno del quale sono specificati i recapiti ai quali inviare la prova dell’avvenuto saldo.

Qualora anche in questo caso non ricevessero alcuna risposta, provvedono l’invio di una raccomandata, con un ultimo termine di pagamento prima della sospensione della fornitura elettrica che avverrà 20 giorni dopo.

Riassumendo, dopo il secondo sollecito si hanno 20 giorni di tempo per pagare la bolletta prima che si stacchi la fornitura di luce elettrica.

Per evitare che questo possa accadere vi consigliamo di attivare la domiciliazione bancaria delle bollette e ricevere la bolletta in versione Web.

E la mora? Quando viene aggiunta e a quanto ammonta

Appare ormai chiaro che in caso di bolletta non pagata si può facilmente correre ai ripari, tuttavia i fornitori di energia possono scegliere di applicare degli interessi di mora, noti come indennità di ritardo pagamento.

Il valore della mora varia in base al fornitore, ma dipende, più nello specifico, dai giorni di ritardo e dalle spese sostenuto per l’invio dei solleciti.

Per quanto riguarda il mercato tutelato il tasso per gli interessi di mora è pari al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea, la BCE, aumentato del 3,5%.

Nel mercato libero, invece, interessi e spese sono previsti dal contratto di fornitura.

Quanto appena detto vale nel caso dei cattivi pagatori, ossia coloro che hanno almeno due bollette pagate in ritardo durante l’ultimo anno.

Coloro che, invece, sono sempre stati regolari, per i primi 10 giorni di ritardo, si applicano unicamente gli interessi legali.

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